Mario Gavazzi e le sue opere alla sessantatreesima edizione del Premio Rotonda Livorno. Premiato con la medaglia d’oro “Mario Petri”
L’opera premiata appartiene al genere informale, alla sua produzione di più complessa lettura. Sono opere la cui composizione appare, ad un primo sguardo, liberamente casuale: linee, piani, superfici, aree di colore apparentemente connesse tra loro senza un senso logico. Si intuisce una costruzione guidata da un progetto preciso, e se ne coglie infine il significato approfondendo l’osservazione, lasciandosi trasportare in mondi di quieta bellezza, di forme ricomposte in armoniosi toni cromatici, di luoghi nascosti, criptati, difesi gelosamente come spazi intimi, da non lasciar violare.
Quest’anno l’artista presenta alcune opere informali, che appartengono al genere delle sue “Forme Criptate” e opere dedicate al mare, al sole e a Livorno. Abbiamo infatti una bella “Baracchina rossa”, uno scorcio della Venezia nei pressi del ponte della Fortezza Nuova, una Bagnante, Barche a vela con lo sfondo del Faro di Livorno, il ponte di Calignaia e Castel Sonnino, una barca a vela nei pressi della Vegliaia. Tanta luce e colori solari nei toni luminosi dell’azzurro che sono fra i prediletti dell’Artista.
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- Mario Gavazzi – Opera premiata
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